Riforma delle pensioni

Al via il tavolo di confronto tra Governo e le Parti Sociali.

Si è tenuto oggi il primo vertice tra governo e parti sociali per la riforma delle pensioni, che ha visto sedersi al tavolo di confronto il Ministro del Lavoro Marina Calderone, il Sottosegretario con delega alle pensioni Claudio Durigon, il Sottosegretario del MEF Federico Freni, il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico, unitamente alle  confederazioni sindacali e alle parti datoriali maggiormente rappresentative, per avviare una sessione di incontri che nei prossimi giorni dovrà dispiegare i suoi lavori affrontando nel dettaglio le principali criticità.

L’obiettivo  è quello di definire una prima ipotesi di lavoro congiunta entro il mese di maggio 2023, per intervenire poi con la nuova regolamentazione in sede di legge di bilancio per il 2024.

Il Ministro, nell’introdurre i lavori, ha posto all’odg dei temi importanti come: le finestre di pensionamento e la flessibilità in uscita, le forme di garanzia pensionistica per i giovani, la questione della rivalutazione delle pensionila rivisitazione dei lavori usuranti, Opzione donna – tema che già si dimostra particolarmente controverso –  e APE sociale.

Tutte questioni che a nostro parere non possono, però, essere prese in esame indipendentemente l’una dall’altra e dal contesto, ma che dimostrano l’urgenza di un intervento organico e a tutto campo. Cosa a dire il vero riconosciuta dallo stesso Ministro e dal Sottosegretario Durigon nel corso della riunione.

La nostra posizione, che abbiamo rappresentato all’autorità politica intervenendo nel corso della riunione a cui abbiamo partecipato come Confederazione CSE e come FLP, è quella di andare oltre l’approccio che negli anni ha sempre caratterizzato questi confronti, rivelatisi poi privi di effetti concreti, lavorando per misure di ampio respiro, per una riforma organica della previdenza che superi le iniquità attuali e investa per garantire il futuro dei giovani, evitando il perpetuarsi di misure tampone, di proroghe su proroghe o interventi unicamente mirati a fare cassa sulle pensioni.

E’ infatti evidente che la questione dell’equità del sistema previdenziale, unito alla sua sostenibilità, deve essere affrontata tenendo insieme e guardando a  tutti i fattori dello scenario macroeconomico, a partire dal rapporto tra occupati e pensionati, sempre più squilibrato per il mancato turn over e la riduzione dell’occupazione, al livello di contribuzione sempre più basso correlato a salari e stipendi fermi da anni, all’enorme numero di contratti di lavoro a tempo determinato e somministrato, al contrasto al  lavoro nero e sommerso.

Per non parlare delle problematiche fiscali e contributive legate al rapporto di lavoro e dalla non più procrastinabile separazione tra previdenza e assistenza.

Abbiamo comunque confermato la nostra piena disponibilità come CSE e FLP a confrontarci senza indugio sui temi esposti, per ragionare insieme, e da subito, sui necessari aggiustamenti anche in relazione alle norme previste dalla Legge di Bilancio che troviamo poco convincenti, coerentemente con l’approccio sistematico che dovrà necessariamente governare i lavori del tavolo.

A tal fine abbiamo consegnato un  primo documento, che interviene con alcune indicazioni di merito su tutte le questioni all’odg, e che sarà implementato di volta in volta sulle base delle tematiche in discussione.

Documento allegato al presente notiziario.

La prossima riunione è prevista per l’8 febbraio e il primo tavolo tematico sarà dedicato a giovani e Opzione donna.

 

                                                                                                  La  Segreteria Generale FLP

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