DDL Merito e dirigenza pubblica: La FLP in commissione affari costituzionali della camera
Bene l’idea di garantire i percorsi di carriera dei dipendenti pubblici anche verso la dirigenza, ma è necessario apportare modifiche per correggere i punti critici
Non siamo contrari pregiudizialmente al DDL Merito, ma molte disposizioni vanno riviste affinché sia davvero utile alla PA. Questa è la sintesi delle dichiarazioni rese dalla FLP in audizione oggi presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera.
L’innalzamento della quota delle posizioni dirigenziali riservate alla procedura di accesso dall’interno, la modifica delle procedure di selezione, il periodo di tirocinio e l’assenza di norme sull’Area delle Elevate professionalità̀, sono tutti temi trattati, parzialmente o per nulla, su cui la FLP proporrà emendamenti affinché il DDL sia efficace.
In particolare:
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Il DDL Merito prevede che il 30% delle posizioni dirigenziali delle Amministrazioni sia riservato allo sviluppo di carriera dei funzionari interni, ma come FLP riteniamo che tale quota possa essere elevata fino al 50% per garantire una reale valorizzazione delle competenze già̀ presenti all’interno delle amministrazioni, lasciando il restante 50% ai corsi concorsi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione”.
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Non siamo d’accordo con la previsione della procedura di selezione, innescata e basata fondamentalmente sulla relazione del dirigente, che introduce criteri di valutazione e pesatura delle candidature ispirati al vecchio modello del “metodo comparativo”. Questo meccanismo rischia di tagliare fuori, sin dall’inizio e senza alcuna possibilità̀, decine di migliaia di funzionari, e di affidare il destino della carriera del personale alla discrezionalità̀ del dirigente di turno, favorendo potenziali pratiche clientelari.
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Non ci convince la proposta, sempre contenuta nello schema di Disegno di Legge, che prevede, tra l’accesso provvisorio alla funzione e il consolidamento nel ruolo di dirigente, un periodo di “tirocinio” di almeno 4 anni che, a nostro parere, precarizza la funzione e la rende suscettibile di condizionamenti.
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Vanno inoltre chiariti gli ambiti del contratto individuale sottoscritto dagli “aspiranti” dirigenti, il trattamento economico e giuridico che gli viene riservato, le correlazioni con la precedente posizione ricoperta da funzionario, il mantenimento del posto in caso di mancata conferma in esito alla procedura.
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Nel DDL non si fa menzione a specifiche norme per il rafforzamento anche dell’Area delle Elevate professionalità̀, naturale ponte tra l’area dei funzionari e quella dei dirigenti, attualmente boicottata dalle Amministrazioni che preferiscono mantenere sotto inquadrate e sotto pressione le migliaia di funzionari che ricoprono posizioni di responsabilità e finanche di direzione di Uffici.
La FLP ha chiesto di definire con urgenza una percentuale congrua di posti da destinare a questa Area in ogni Amministrazione, nonché́ prevedere in sede di prima applicazione procedure riservate e in deroga per il personale interno per la copertura immediata delle posizioni indispensabili a supportare l’innovazione e la qualificazione della Pubblica Amministrazione, in vista delle sfide future per il nostro Paese.
Forte contrarietà della FLP sull’altra parte del provvedimento, quella relativa alle performance, che individua, per legge, le percentuali di personale a cui attribuire la valutazione massima e le eccellenze, come pure le modalità̀ di ripartizione delle somme nella disponibilità̀ della contrattazione integrativa.
Una norma del genere, ove approvata, entrerebbe a gamba tesa in quelle che sono le prerogative contrattuali.
Una cosa inaccettabile, soprattutto dopo il rinnovo della tornata contrattuale 2022-2024, che ci ha visti tra i principali protagonisti, e in vista dell’apertura del triennio 2025-2027 su cui il Ministro Zangrillo ha preannunciato a breve l’emanazione degli atti di indirizzo.
Ribadiamo la necessità che alle parti sociali vada riservato lo spazio che meritano, senza togliere competenze e centralità̀ ai CCNL di comparto, che per noi restano la sede deputata a regolare gran parte di questi aspetti.
Per una lettura più approfondita delle questioni poste in audizione vi rimandiamo al documento presentato in Commissione, che alleghiamo al notiziario.
Al link https://webtv.camera.it/archivio?sez=4 è possibile visionare la registrazione completa dell’audizione.
La Segreteria Generale FLP
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